Lapis specularis

"Il vetro di pietra" in Italia: testi, documenti, immagini

Grotte nel Gesso

Museo sul carsismo e la speleologia nella Vena del Gesso romagnola

La candidatura dei fenomeni carsici nelle evaporiti regionali a Patrimonio dell'Umanità UNESCO

La Vena del Gesso romagnola

"Lapis duritia marmoris, candidus atque translucens." Così Plinio il Vecchio descrive nella sua Storia Naturale il lapis specularis: una pietra “con la durezza del marmo, candida e trasparente”, in realtà un gesso secondario, facilmente lavorabile a lastre piane. I romani ne facevano ampio uso come valida e più economica alternativa al vetro; un importante distretto minerario si trovava anche “in Bononiensis Italiae parte breves”, cioè poco lontano da Bologna. Nell’ultimo decennio sono state individuate vicino a Brisighella diverse cave in cui si è praticata in età romana l’estrazione del gesso speculare: quelle nella Vena del Gesso Romagnola sono le prime mai scoperte in Italia. In questo sito vi raccontiamo la suggestiva storia di questa pietra millenaria.

Soprintendenza Archeologia Emilia-Romagna - Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna - Speleo GAM Mezzano-RA